Si tratta di uno dei produttori di rubinetterie più noti e storici del Made in Italy: Mamoli nasce nel 1932 e vanta al suo interno designer che realizzano prodotti sostenibili ma sempre attenti all’innovazione.
Un bagno in cui vengono montati rubinetti di questo brand avrà uno stile unico e chic, ma sarà anche funzionale e durevole nel tempo. Dai miscelatori tradizionali a quelli a incasso e dalle rubinetterie separate a quelle che completano l’erogatore, le reinterpretazioni di Mamoli tra presente e passato hanno sempre uno stile che si adatta a ogni singola esigenza.
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Rubinetteria Mamoli: tra classico e moderno
La serie Alfa-Beta prevede la scelta tra due tipologie di manopola nell’ambito di un’interpretazione più classica. La differenza è nell’ottagono della prima e nel pentagono della seconda, due forme geometriche che appaiono comunque maneggevoli e stondate e si posizionano direttamente ai lati di un rubinetto corto dalle linee molto essenziali.
Il marchio Mamoli propone anche ottimi miscelatori, come quelli della serie Ellisse, disponibili anch’essi per lavabo, bidet e doccia. Anche qui si ritrova un gruppo unico fatto di linee parallele molto eleganti nella loro essenzialità e con le tipiche cromature lucide. Il soffione per la doccia segue tali linee presentandosi tubolare, moderno, e occupando al contempo meno spazio del modello classico.
Linee squadrate per bagni ultra-moderni invece si riscontrano nella linea Feel, in cui la L dell’erogatore spicca su un miscelatore di dimensioni ridotte che ne segue in parallelo la forma e appare quasi come un elemento a sé stante. Si trova disponibile anche in nero o grafite. Ma occorre citare anche la Vip, per chi ama linee più morbide ma decisamente eleganti: la sua peculiarità è anche nella cartuccia interna che consente l’arrivo dell’acqua calda solo se lo si posiziona a sinistra, evitando inutili sprechi.
Le serie Mamoli più originali
Dalle atmosfere retrò, ricche di ottone ma reinterpretate in chiave moderna, le rubinetterie Mamoli 1938 richiamano proprio a una collezione di quell’anno: i rubinetti sono rigorosamente divisi dall’erogatore e hanno una forma a margherita con quattro petali in contrasto cromatico cromo e nero, ottone dorato e nero o inox argento e nero. Tale contrasto si ritrova anche nel più contemporaneo miscelatore.
Si va avanti fino agli anni 50, invece, con la serie Gio Ponti, che prende il nome dal suo ideatore: qui i rubinetti sono stelle a tre punte e il miscelatore, pure disponibile, ha una forma sottile che richiama un triangolo oblungo: anche in questo caso, i colori disponibili vanno dal cromato lucido all’oro. Miscelatori con una leva ampia e piatta, linee arrotondate e design tra il minimal e il retrò per la serie Sadler, che può rendere unico un bagno moderno soprattutto se si sceglie la satinatura in nero.
Nato da un’idea rivoluzionaria di mixare uno stile quasi urban al moderno più sobrio, un rubinetto Hipster ha manopole a fiore a caratterizzarlo in maniera inequivocabile. L’erogatore si presenta particolarmente ampio nella sua curva sia per un lavabo alto che per uno dalle dimensioni ridotte. Infine, quasi un omaggio alla cultura orientale è la serie Tokyo, caratterizzata da erogatore a L che si arrotonda nella parte finale abbinato ad una manopola per esempio in ottone.
