Modernariato: lo stile ricercato per l’home design

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Negli ultimi tempi sarà capitato a più persone di sentir parlare di modernariato ma non sapere esattamente di che cosa si tratta. Spesso viene confuso con altri stili di arredamento come il vintage e retrò che però sono diversi. Per tale motivo, abbiamo pensato di preparare una guida dove trovare una definizione di modernariato e dove scoprire anche quali sono le caratteristiche principali.

Modernariato: che cos’è

Quando si parla di modernariato si fa riferimento a uno stile che fa ricorso a pezzi di design dagli anni 20 – 30 del 900 fino anche agli anni 90. Non si tratta di arredi vintage ma di pezzi che hanno alle spalle una precisa ricerca stilistica. D’altronde, si tratta di elementi che venivano prodotti grazie all’arrivo di materiali insoliti e inusuali. Il design nasce proprio nel corso del 900 facendo diventare i mobili d’arredo qualcosa di più oltre alla loro mera funzione. Infatti, si studia con attenzione la loro realizzazione per dare vita a progetti che sembrano futuristi anche per il giorno d’oggi.

Pezzi di modernariato sono soprattutto sedie, poltrone, divani e lampade. Sono elementi da sistemare negli ambienti di casa che diventano immediatamente protagonisti dello spazio, attirando l’attenzione di chi guarda. Si possono usare in uno stile moderno e minimalista ma anche retrò dalle linee classiche tipiche degli anni 50 e 60.

Modernariato: caratteristiche

Sebbene i pezzi che oggi si usano per creare un arredo di modernariato siano stati realizzati nel corso di qualche decennio, hanno comunque alcune caratteristiche comuni, iniziando dalla grande ricerca che ci sta dietro. Il design che cura anche l’aspetto esteriore oltre alla funzionalità, nasce proprio in questo periodo grazie anche all’uso di materiali nuovi, uno su tutti la plastica. Infatti, l’arrivo di questo nuovo materiale così versatile, malleabile e futurista scatena la fantasia e la creatività dei designer.

Questi pezzi di modernariato hanno volumi esagerati e sono over size. Altri invece hanno forme essenziali ispirate alle geometrie stilizzate. Dipende dal periodo storico: negli anni 20 i mobili avevano forme opulente mentre negli anni 50 e 60 erano essenziali ma bombate. Negli anni 80 torna di nuovo l’opulenza e i volumi esagerati.

I colori sono diversi in base anche al periodo storico. Ci sono pezzi con colori primari cioè rosso, giallo e blu ma anche altre soluzioni molto più sobrie con tinte neutre e tenui.  Insomma, per ottenere un ambiente dallo stile curato e bello da vedere, il consiglio è quello di attenersi a dei mobili e altri elementi che provengano dalla stessa decade o comunque dalle stessa corrente di pensiero. È necessario, come un tutto, scegliere con attenzione lo stile che si vuole dare senza mescolare troppi elementi che appartengono a visioni estetiche diverse tra di loro.

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