Se anche tu vuoi dare un effetto speciale agli ambienti di casa, le piastrelle esagonali sono una scelta perfetta. Si tratta di formati di piastrelle che danno movimento alle pareti e ai pavimenti. Si possono posare con uno schema di regolare o addirittura mescolarle con altri formati e altri tipi di rivestimenti. Oggi interior design si usano molto i disegni geometrici per creare degli effetti ottici particolari.
In Questo breve approfondimento vediamo come si usano oggi le piastrelle esagonali, come si possano e soprattutto come sono realizzate.
Il ritorno delle forme geometriche
Negli ultimi tempi si insiste un grande ritorno delle forme geometriche rigorose, soprattutto per uno stile moderno ma anche per un tocco di novità che ravviva uno stile più classico. Una delle forme che si utilizza di più è sicuramente quella esagonale delle piastrelle. Nel panorama delle proposte per pavimenti e rivestimenti, le piastrelle esagonali rappresentano la proposta più creativa.
Come posare le piastrelle esagonali
Quando si parla di piastrelle esagonali, usa le di dimensioni piccole se l’ambiente da rivestire o pavimentare è contenuto, mentre puoi usare formati più grandi in spazi ampi. Il momento più divertente è sicuramente la posa poiché le piastrelle esagonali si prestano diversi giochi e disegni. Infatti, ti lasciano una grande libertà compositiva senza dover sottostare un motivo ornamentale ripetuto il preciso. Puoi decidere di alternare le piastrelle in maniera più o meno precisa.
Se usi delle piastrelle a forma di esagono tinta unita, prediligi un colore principale e ravvivalo inserendo qua e là in alcuni punti focali piastrelle di altri colori. È una soluzione molto valida soprattutto per il rivestimento della parete mentre per i pavimenti vale la pena scegliere un motivo ricorrente. Se invece usi piastrelle con dei disegni e decori, l’ideale è alternare questi disegni senza un motivo preciso.
I materiali delle piastrelle esagonali
Se anche tu sei alla ricerca di piastrelle, ci sono diversi materiali con cui sono realizzate. Si soprattutto il gres porcellanato, un materiale derivato dalla ceramica a pasta compatta che viene identificato con un particolare procedimento. Al vantaggio di essere più resistenti e idrorepellenti.
Potrei trovare anche piastrelle realizzate con cemento, marmo e altre pietre. Si chiamano, rispettivamente, cementine, graniglie o marmette e pastine. Le piastrelle di forma esagonale realizzate in cotto sono realizzate con argilla fatte essiccare all’interno delle fornaci. Sono piastrelle note per il loro colore caldo ma anche per la porosità per cui richiedono un trattamento dopo la posa. Ovviamente, quelle realizzate a mano sono più pregiate.
Le piastrelle in mono e bicottura sono soluzioni ceramica che utilizzano come materie prime argilla e sabbia da quattro ad alte temperature. Possono essere smaltate, cioè ricoperte da uno strato vitreo colorato, oppure non smaltate. Per quelle in monocottura, base e smalto vengono cotte insieme mentre per la bicottura si fanno due passaggi.